Vienna
Dici “Vienna” e te la immagini altezzosa, elegante, raffinata; diciamocelo, un po’ con la puzza sotto il naso. E si pensa bene, perché la Capitale dell’Austria è tutto questo ma è anche bellissima. Come quelle ragazze cui la natura ha voluto donare bellezza e fine intelligenza, qualità che le rendono invise (e spesso mal “interpretate”) da chi non può vantare altrettanto fortuna.
Non è invece vero che Vienna è una città “da signori”, per pensionati, perché questa Capitale europea ha fascino da vendere, è piena di giovani e, soprattutto, brulicante di vita.
Le sue radici affondano ai tempi dei Romani, quando era a tutti nota come Vindobona, ovvero “città bianca”. Fu conquistata da Carlo Magno; attirò le attenzioni della potente famiglia dei Babenberg; ebbe un ruolo importante del corso delle Crociate; fu eletta Città Imperiale nel 1237; ma, soprattutto, venne retta dagli Asburgo dal 1278 al 1918, lunghissima dinastia con il potere più forte della storia d’Europa. Baluardo della cristianità contro l’Impero Ottomano, Vienna viene soprattutto associata al dispotismo Illuminista europeo, che produsse grandi cambiamenti sociali e politici. Non è un caso che una delle sue personalità più importanti e influenti fu una donna, l’Imperatrice Maria Teresa, che governò per 40 anni. E un’altra delle donne più importanti e amate (a posteriori) associate a questa città è la Principessa Sissi, personalità controversa, dapprima invisa ai viennesi (i lunghi capelli che le scendevano oltre la vita, l’amore per gli abiti eleganti, il vitino da vespa dovuto al suo soffrire di anoressia, il suo essere ribelle al punto da farsi tatuare un’ancora sulla schiena) poi, grazie soprattutto ai film degli anni ’60, amata da tutti.
A Vienna, nel 1813, Napoleone fu sconfitto e qui le potenze vincitrici convocarono l’omonimo Congresso. Protagonista della Grande Guerra e, purtroppo, della II Guerra Mondiale (nel ’38 Hitler dichiarò dalla Piazza degli Eroi la sua annessione al III Reich), nel corso della quale fu in parte distrutta dai bombardamenti alleati, successivamente venne divisa in 4 settori, governati dalle potenze spettanti, che abbandonarono la città solo nel ’55. Fu allora che Vienna e l’Austria dichiararono la propria completa neutralità.
Una storia ricca e importante, quella di Vienna, rispecchiata nella sua architettura armonica: la città è pulita, a misura d’uomo. Sono tanti gli spazi verdi presenti dove passeggiare o rigenerarsi facendo jogging; i caffè eleganti dove fermarsi a bere qualcosa, mangiare un pezzo di Sacher, leggere il giornale o chiacchierare amabilmente; tante le famiglie (anche in questo caso, giovani) che girano in città, magari concedendosi una serata divertente al Prater, parco giochi nel cuore di Vienna, dove non si può non salire sulla ruota panoramica per ammirare la Capitale da un altro punto di vista. Tantissimi gli appuntamenti culturali: ogni anno in città si tengono circa 1500 concerti di musica classica e non mancano di certo esposizioni e mostre imperdibili (come il celeberrimo Bacio di Klimt, che vi aspetta al Belvedere). Immergersi nelle vie di Vienna significa ammirarne l’architettura, apprezzarne l’ordine che però non lascia addosso una fredda sensazione di austerità bensì induce ad apprezzare ancora di più il bello e l’armonia, cui si è già accennato. Significa lasciarsi permeare da un’atmosfera cosmopolita e aperta (certo, magari i viennesi potrebbero guardarvi “storto” se chiedete un cappuccino al posto di un melange). Significa aprirsi a propria volta verso quella cultura (mittel)europea che ha visto a Vienna e in Austria uno dei suoi palcoscenici principali.
HOTEL: Hotel Korotan, a pochi km dal centro di Vienna, facilmente raggiungibile o con i mezzi (è possibile pagare un unico biglietto per 24 ore al prezzo di € 8,00, utilizzabile su bus, tram, metro, dove non sono presenti i tornelli. Non fate i furbi però, se vi beccano la multa è molto salata) o a piedi. Offerta da Booking.com.
DA MANGIARE: sicuramente la famosissima cotoletta viennese (di porco) da Figlmuller, artista nel settore dal 1905. La Sacher o nell’omonimo Hotel oppure (come abbiamo fatto noi) da Demel.
DA FARE: andare al Prater e salire sulla Ruota Panoramica per ammirare tutta la città dall’alto; partecipare a un Walking Free Tour (durata 2/2.5 ore), anche in questo caso le guide sono molto preparate e le si paga con una mancia; andare in giro in città in bicicletta (ci sono circa 120 stazioni nel solo centro), prima ora gratuita, poi 1 euro per ogni ora successiva).
DA VEDERE: il Belvedere e i suoi tesori; il quartiere Landstrasse con gli edifici voluti e realizzati dall’architetto Hundertwasser; il Duomo di Santo Stefano.